San Giacinto


SANTI DEL SANTUARIO

NOSTRA SIGNORA
DI FONTANELLATO
                                                   
17 agosto: SAN GIACINTO
(1183 -1257) Sacerdote e missionario
                                                   
INNO DALLA LITURGIA DELLE ORE

Giacinto, ambasciatore di Cristo,
fu inviato per la predicazione
del Vangelo che salva.
Sparge ovunque il buon seme
e la luce del vero: il suo linguaggio
è fuoco e la sua vita splende.
Le vie della salvezza insegna,
e santa vita: la sua parola muove
i cuori a conversione.
Strappa al demonio molti,
anche i duri di cuore, e li prepara
al regno di Dio, infrangendo il male.
A te sia gloria, o Dio,
nei secoli dei secoli: Giacinto
per noi ottenga di unirci ai tuoi beati. Amen.

San Giacinto (Jacko) Odrovaz Apostolo della Polonia

Cracovia, Polonia, 1183 c. - 15 agosto 1257

Nato in Slesia nel 1183, è parente stretto di Iwon Odrowaz, vescovo di Cracovia. Studiò diritto e teologia a Cracovia, Praga e Bologna e fu ordinato sacerdote e poi canonico della cattedrale di Cracovia; successivamente giunse a Roma e fu quasi sicuramente in Italia che, nel 1221, incontrò san Domenico di Guzman, che nel maggio di quell'anno celebrò il secondo capitolo generale del suo Ordine.

Decise di diventare domenicano e dopo il noviziato ripartì per l'Europa orientale, dove aveva ricevuto l'incarico di diffondere l'Ordine: fondò i conventi di Friesach, Cracovia, Danzica e Kiev; per conto di papa Gregorio IX, lavorò per l'unione delle Chiese d'oriente e occidente. Nell'iconografia Giacinto appare vestito dell'abito domenicano e porta in una mano l'ostensorio e nell'altra una statua della Madonna.

Secondo un racconto del XVI secolo infatti, mentre fuggiva con l'ostensorio durante l'attacco dei Tartari a Kiev, fu richiamato da Maria perché prendesse con sé anche la sua statua.

Muore il 15 agosto 1257. É canonizzato da papa Clemente VIII nel 1594.

Un laico domenicano in partenza...

Aloes - South Africa - July 2006Image by Martin_Heigan via Flickr

L'altra sera, nonostante il caldo, le zanzare, le pizze, la fraternita San Pio V di Faenza ha salutato il confratello Alessandro M. che partirà per l'Africa.
Non è la prima volta che si sobbarca l'onere di imbarcarsi su un aereo.
E non solo per portare la sua capacità organizzativa, il suo sorriso, la sua preghiera e fiducia nella Provvidenza... in una terra ricca di sole, di risorse naturali e di immense possibilità.
Stavolta riparte per seguire anche la sua vocazione, l'affresco che stà dipingendo insieme al buon Dio.
Ora non sappiamo cosa andrà a fare o come sarà la sua giornata...
Sicuramente, il suo quotidiano, scandito dalla preghiera e dal servizio alle persone che incontrerà, servirà a percorrere quel cammino formativo, che lo preparerà a spendersi meglio nelle prossime attività in terra d'Africa.

Ashante Sana, Alessandro!
Grazie per la tua presenza attiva e costante nella fraternita.
Questo è un arrivederci, in attesa del tuo prossimo ritorno, ed un augurio che ogni mail o lettera o telefonata saranno il ponte della nostra amicizia fraterna.
Fra Giovanni M.


Reblog this post [with Zemanta]

Festa di San Domenico... Primi Vespri

San Domenico di Guzmán affresco in un Pilone v...Image via Wikipedia

Finalmente!

Dopo una novena intensa e molto, molto calda, è arrivata la sera del 7 agosto 2009.
Al monastero dell'Ara Crucis (Faenza), durante la novena, abbiamo avuto modo di riflettere alla figura di san Domenico, colto nella dimensione dell'Anno Sacerdotale...

Le riflessione, i momenti di preghiera e tutta la liturgia cercava di farci scoprire e meditare il sacerdozio di san Domenico e la sua vita di impegno per la salvezza delle anime.

Il momento di festa, presieduto dal Vescovo Claudio Stagni, rallegrato dalla liturgia, preparata con cura dalle monache domenicane dell'Ara Crucis e dai laici domenicani è
volato come un battito d'ali di colomba.

Monsignor vescovo ha approfondito, con una breve meditazione, il carisma di san Domenico, il valore della preghiera ed ha concluso con l'immagine di san Domenico che "parlava o di Dio o con Dio".

Fra Giovanni M.
Reblog this post [with Zemanta]